L’autentica realizzazione della nazione esige la cura e l’attenzione all’altro in ogni direzione attraverso le istituzioni consone ed opportune che devono garantire il conseguimento di ciò che è bene per tutti i cittadini.
Si devono tracciare nuovi percorsi per rendere l’oggi vivibile per tutti, generando nuove attese e prospettive di vita, costruendo una Italia nuova e vitale.
Ognuno di noi deve fare la sua parte, in modo inclusivo.
Queste sono vie concrete che possono ricostruire.
Le condizioni politiche, economiche e culturali in cui si trova l’Italia, vedono la necessità di nuovi protagonisti che siano al servizio di tutti, che sappiano dare risposte e fornire soluzioni ai diversi problemi.
La politica ha bisogno di essere innovata per il bene comune.
La porta aperta, simbolo del partito, indica: comunicazione, passaggio, accoglienza, scelta, futuro, progresso, il nuovo che vogliamo, il nuovo che genera la conoscenza. Essa apre molteplici possibilità di cambiamento e di miglioramento.
Il numero nove rappresenta la perfezione, la completezza, il compimento di ciò che è in formazione, la traduzione delle idee in azioni.
Il Partito della Nona Porta cammina con il giusto senza distinzione, chiede all’elettore: “dove sei?”, chiama tutti ad entrare purché pronti a fare il bene per il Paese, tende la mano stabilendo la nuova alleanza per il futuro e per il domani.
La chiara voce della Nona Porta vuole districare il filo intrecciato di nodi e di grovigli che l’elettore porge affinché possano essere sciolti, è la guida alla consapevolezza, non rende deboli, distraendo con falsi messaggi, ma invita alla riflessione attiva e all’azione.
La Nona Porta vuole che il cittadino eserciti insieme alle Istituzioni per meglio raggiungere il bene di tutti.
E’ la voce del popolo coeso, senza lasciare nessuno indietro o isolato.
La motivazione è il risveglio dell’orgoglio del popolo: “Fai agli altri quello che vuoi per te, non fare agli altri quello che non vuoi per te”.
La Nona Porta si pone, come obiettivo principale, la ridistribuzione delle ricchezze individuando le scelte migliori per il bene comune.
Riformulare e ridistribuire equamente le ricchezze comporterà una rivoluzione economica dei finanziamenti statali.
Per aggiungere qualità bisogna sottrarre il superfluo, il guadagno che viene dall’alleggerire, svuotare nella giusta misura ciò che è pieno, riempire nella giusta misura ciò che è vuoto, tutto ciò porta all’essenza delle cose.
Il meno porta il più in un processo di ricerca della semplicità ossia complessità risolta, il meno è il richiamo alla linearità, sobrietà, eleganza, sostanza che aggiungono qualità alla vita.
La Nona Porta deve togliere il superfluo per ottenere un equilibrio sociale, deve sciogliere i nodi, ossia gli ostacoli da superare nei seguenti grovigli per il raggiungimento del bene comune:
Prima porta: groviglio politico, amministrativo e burocratico
Seconda porta: groviglio economico
Terza porta: groviglio della famiglia
Quarta porta: groviglio del lavoro
Quinta porta: groviglio della sanità pubblica
Sesta porta: groviglio dell’esercito, della marina, della difesa e delle forze dell’ordine
Settima porta: groviglio delle pensioni
Ottava porta: groviglio dell’istruzione
Nona porta: LA SOLUZIONE